Di particolare rilievo risulta essere la gara del 29 gennaio 1978, quel giorno si disputava la seconda giornata del girone di ritorno, l’Avezzano giungeva a Nuoro da capolista, la Nuorese occupava la quinta posizione. In quel fine settimana di fine gennaio ’78 una morsa di gelo stava letteralmente stritolando la Sardegna, il “Quadrivio” (per cinquant’anni l’impianto barbaricino si è chiamato così) era completamente innevato e la società verdeazzurra dovette lavorare parecchio perché il terreno di gioco risultasse idoneo all’incontro.
Queste le formazioni:
Nuorese: Grudina (75’ Stocchi), Mingioni, Soru, Carboni, Picconi, Bertoldo, Guida, Serra, Ferrante, Piras (66’ Porcu), Motti. Allenatore Mariano Dessì.
Avezzano: Gigli (80’ Di Piero), Mai, De Simone, Asnicar, Paolini, Cimara, Gasbarra, Vaudagna, Canarinacci (76’ Tabborini), Speranza, Marescalco. Allenatore Piero Grasselli.
Arbitro: Bianciardi di Siena.
L’incontro partì bene per la Nuorese, che nonostante il meteo era sostenuta da un folto pubblico. Le occasioni sono a netto vantaggio dei barbaricini, finché Motti sciupa incredibilmente un rigore per i sardi, e poco dopo l’avversario Marescalco firma il rigore del vantaggio ospite al 34’. Passano appena 4 minuti e Piras riporta in parità l’incontro, l’Avezzano vacilla, ma non cede e si va al riposo. Il clima sempre più inclemente mette a dura prova la resistenza dei 22 atleti in campo, al punto che Mariano Dessì,, chiede all’arbitro di sospendere l’incontro, ma il direttore di gara, verificate le condizioni del campo, decide di proseguire la gara.
Al 23’ della ripresa Ferrante porta in vantaggio i verdeazzurri, sembra fatta, al 75’ Dessì fa uscire Grudina dal campo, in evidente difficoltà per il gran freddo, la stessa cosa fa il tecnico dei bianco verdi, Grasselli, sostituendo all’80’ Gigli, anch’egli con un serio principio di ipotermia. Un minuto dopo, mentre la bufera infuria, Vaudagna guadagna il pareggio ormai quasi insperato. Il fischio finale del direttore di gara, nove minuti più tardi, trova i calciatori delle due compagini allo stremo delle forze. Domenica sera sapremo se la tradizione si sarà perpetrata o se la Nuorese riuscirà a sovvertirla. |