Le nostre interviste
a cura della redazione
Massimo Agovino: nuovo mister verdeazzurro |
E’ terminata ieri l’avventura alla guida tecnica della Nuorese Calcio di Gianluca Peddio giovane mister nuorese esordiente nella categoria anche se per due anni è stato il secondo di Marco Mariotti in verdeazzurro. Sia lui che il presidente Artedino avevano in estate siglato un patto, una sorta di scommessa dove entrambi erano consapevoli dei rischi a cui si esponevano ma anche che qualora tutto fosse andato per il meglio sarebbe stato un risultato storico e grandioso. Partiti in ritardo, in poco tempo la società ha messo in mano al mister una rosa di tutto rispetto, un mix di esperienza e con giovani di grande valore e prospettiva e con l’obbiettivo concordato e dichiarato di far bene possibilmente migliorando il piazzamento della passata stagione.
Purtroppo però il calcio è crudele e il campo non ha dato i risultati sperati. 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte, ma sopratutto peggior attacco del girone con 1 solo gol all’attivo (su calcio di rigore). Il ritardo dalle posizioni di vertice si è allungato e domenica a Nuoro sarà di scena la difficile gara contro la capolista Atletico. E’ vero che si è partiti in ritardo e vero che si è cambiata quasi per intero la rosa e che probabilmente – come ha puntualizzato il presidente Artedino in conferenza stampa oggi- manca ancora qualcosa , ma è un alibi che regge sino ad un certo punto visto che lo stesso problema l’hanno avuto almeno altre 10 formazioni che militano nel girone e attualmente occupano ben altre posizioni in classifica. Ad ogni modo mister Peddio merita rispetto per averci provato perchè poi in campo ci vanno i giocatori ed è a loro che oggi si chiede un cambio di rotta, maggiore determinazione e cuore. La società ha preso a malincuore la decisione di revocargli l’incarico come ha voluto precisare ieri lo stesso presidente Michele Artedino “ Una decisione sofferta perchè nonostante fossimo consapevoli che la scommessa era difficilissima da vincere, ci tenevamo a livello personale, Mister Peddio ha dato tanto a questa squadra in questi anni a livello umano comportandosi in maniera onesta, leale e generosa. E’ con immenso dispiacere che ne abbiamo comunicato il suo esonero, ma il calcio è questo. Per il bene della Nuorese e dei suoi tifosi e nel rispetto degli obbiettivi che ci siamo posti ad inizio stagione, pensiamo che sia necessario uno scossone che riporti gli stimoli giusti dentro e fuori dello spogliatoio”. Oggi nella sala conferenze del centro commerciale Eurostock è stato presentato il nuovo mister verdeazzurro Massimo Agovino Il primo a parlare è il presidente Artedino “ E’ stata una decisione sofferta le cose non sono andate come si sperava; ma la prospettiva non rosea, il ritardo di preparazione, una rosa costruita in fretta, ma che riteniamo valida pur con qualche lacuna che nel caso verrà colmata e la fretta di recuperare presto il tempo perduto ci ha portato ad una decisione drastica . Serviva una svolta . Uno scossone alla squadra e all’ambiente. L’obbiettivo era e rimane quello di un campionato di vertice. E’ chiaro che un esonero è un fallimento, un fallimento della società, un fallimento del presidente. Il calcio è questo, chi paga è sempre il mister, non si può cambiare una squadra intera. Dispiace per mister Peddio, paga lui a nome dell’intera squadra e lo ringraziamo per il lavoro svolto. La scelta è ricaduta nella figura di Massimo Agovino che per caratteristiche tecniche e mentali riteniamo sia la persona giusta per portare ordine nello spogliatoio forse anche un po’ biricchino sino ad oggi e riportare quell’entusiasmo che in quattro gare si è visto perdere. Un mister preparato e che conosce la categoria. Nuoro, purtroppo come le grandi piazze, subisce la mania dei risultati: se la squadra è vincente siamo tutti al campo, se la squadra è perdente la si abbandona e non la si sostiene, e questa non è una grande cosa. Noi confidiamo in Massimo Agovino, un mister preparato e che conosce la categoria, speriamo nel ritorno dei risultati e del bel gioco. La sua voglia di rivincita mi ha contaggiato e penso sia la persona giusta per rilanciarci, ”. Poi è la volta di mister Agovino “ Sportivamente sono vicino al mister precedente perchè capisco che dopo quattro settimane andare a casa è pesante. L’ho provato personalmente l’anno scorso a Grosseto e dopo 10 giorni sono andato a casa, rimanere un anno fermo è stata una tragedia sportiva. Io vorrei che i giocatori si svegliassero da questo torpore che li ha aggrediti e cercassero di mettersi in discussione. I giocatori ti fanno allenatore ma allo stesso tempo sono quelli che ti mandano a casa. Io sto già pensando alla partita di domenica, speravo in una partita morbida invece andiamo ad incontrare la capolista, potrebbe essere la partita della svolta, si viene da un periodo cosi cosi ma una gara importante può dare stimoli maggiori e può arrivare un risultato di prestigio, d’altronde è nelle corda di questa squadra. Quando sono stato contattato dal presidente e ho visto i nomi della rosa ho pensato però questa non è una squadraccia, è una squadra importante e credo che anche gli avversari dovranno temere la Nuorese non solo noi preoccuparci di loro. Cercherò in quattro giorni di portare i miei principi di gioco, quello in cui ho sempre creduto, un lavoro fatto in un certo modo. Come dico sempre ai miei giocatori, in campo si fanno due ore e io voglio che mi regalino due ore di lavoro finito l’allenamento possono fare altro ma essendo professionisti seri è chiaro che sapranno regolarsi anche al di fuori. E’ chiaro che vorrei dare la mia impronta una squadra con gli occhi della tigre che sappia di calcio, organizzata e che si veda che ha lavorato, la gente si accorge se la squadra ha lavorato o improvvisato. Io ho un’idea di gioco ma sono qui per trovare le soluzioni giuste per questa squadra, quindi il modulo verrà da se in base ai giocatori che avrò a disposizione. Ora è fondamentale dare uno scossone e dare alla piazza quello che merita, ritengo che la squadra sia stata costruita bene ma se si è arrivati a cambiare evidentemente qualcosa non è andata nel modo giusto. Ho fatto questo girone tre anni fa col Terracina ma quest’anno è un campionato di alto livello rispetto a quel campionato li. Sarà per me un anno decisivo perchè nell’ultimo anno e mezzo non è andata molto bene: a Potenza ho preso una squadra a fine agosto con 10 giocatori e forse ho sbagliato ad accettare , sono stato esonerato alla quarta giornata, a Grosseto lo vogliono far passare come esonero ma in realtà è stata una vigliaccata perchè tesserato il 29 agosto sono stato mandato via il 10 settembre. Non sono Mourinho ma neanche l’ultimo arrivato, il calcio è strano quando mi è andata bene per 7 anni consecutivi non ho preso esoneri ma non è arrivato il salto di categoria perciò non mi preoccupa un mezzo infortunio le cose che non mi fanno dormire sono altre. Oggi sono a Nuoro e per me rappresenta tanto è una piazza importante e ci mettiamo in gioco”. Luciano Pittalis |