Michele Fadda: va dove ti porta il cuore

Le nostre interviste

a cura della redazione

Michele Fadda: va dove ti porta il cuore
Va dove ti porta il cuore….raccontava Susanna Tamaro. A fine stagione Michele Fadda ha raccontato, che il suo desiderio sarebbe stato quello di proseguire il cammino con la maglia verdeazzurra, ma il suo cartellino è di proprietà della Sacilese, quindi i tifosi della Nuorese sono rimasti con il fiato in sospeso attendendo notizie in merito a Super Michy, che ha rubato i cuori e l’affetto dei suoi sostenitori.

– Ciao Michele, qual è stata la decisione in merito al tuo cartellino?

Ho ottenuto lo svincolo  dalla Sacilese. Oggi finisce un capitolo, ma sono libero di decidere io, rimarrò alla Nuorese”.

– Tu hai rubato i cuori dei tifosi, ma forse è vero anche il contrario, alla fine tu hai scelto Nuoro?

A Nuoro mi sono trovato benissimo e ho conosciuto persone straordinarie in tutto e per tutto”.

– 18 presenze e un gol nella scorsa stagione. Prevalentemente ti abbiamo conosciuto da esterno sinistro, ma grazie alla Rappresentativa abbiamo apprezzato le tue doti da centrocampista. Un doppio ruolo che contribuisce a completarti come giocatore? Ora non dirmi che giochi dove dice il mister……ahahahhaha

Il mio ruolo naturale e quello da centrocampista, ma con la problematica dei fuori quota a volte devi adattarti alle esigenze del mister, ma grazie all’esperienza con la Nuorese ho migliorato un ruolo in cui non avevo giocato molto negli altri anni (il terzino)”.

– Per motivi di tempo non abbiamo avuto modo di parlare della tua esperienza al Torneo delle Regioni. Raccontaci cosa hai provato a indossare la maglia di rappresentanza della Sardegna, visto che in precedenza avevi vestito quella del Friuli, tua regione di “adozione”, ma i 4 mori sono tutta un’altra storia……

Ho voluto giocare nell’ultima stagione con una squadra sarda, solo ed esclusivamente per indossare la maglia di Rappresentanza sarda. Poi e arrivata la straordinaria stagione con la Nuorese e l’affetto di Nuoro”.

– 7 panchine consecutive senza giocare nel girone di ritorno, ci avevano fatto preoccupare, ma tu sei rimasto sereno senza far polemiche.

“La panchina fa parte del gioco, perché anche quando si va in panchina si fa parte della rosa. La mia tranquillità è stata dovuta alla stima e la fiducia che i miei compagni e il mister mi hanno fatto sentire”.

– Adesso si riparte, con un impegno importante come la Serie D. Un’altra avventura dove il compito dei giovani come te nel range dei fuoriquota, sarà quello di dimostrare che si gioca per merito non per la regola dei giovani obbligatori in campo.

“Non vedo l’ ora di poter cominciare questa avventura e dimostrare che un fuoriquota può giocare anche senza la regola”.

– Ultima domanda sulla tua famiglia. La tua decisione di riallacciare il legame alla Sardegna ha contribuito a far sentire meno distanti i tuoi genitori dalla loro terra d’origine? Un’altra nota positiva della serie D è che le trasferte in continente, permetteranno a tua sorella Eleonora di sentire meno la nostalgia da te?

“La mia famiglia non ha mai perso il legame con la Sardegna, il mio arrivo a Nuoro è stato un ulteriore legame. Sono sicuro che Eleonora e vicina a me comunque a prescindere dalla distanza”.

Susanna Musanti

 

 

 

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