Le nostre interviste
a cura della redazione
Simone Deliperi: felice di proseguire qui |
E alla fine tutti tirarono un sospiro di sollievo: la sua mancata riconferma era vista da tanti tifosi della Nuorese come un’ingiustizia, l’accostamento di altri portieri, dovuto non certo a perplessità di natura tecnica quanto di regolamento, come uno spauracchio. Questo fino a ieri sera quando è arrivata la sospirata ufficialità, quella che veste di verdeazzurro anche per l’anno prossimo uno dei più forti portieri del panorama calcistico sardo.
Tra i pali della porta verdeazzurra, in cima alla distinta della Nuorese Calcio ci sarà ancora lui, Simone Deliperi, che abbiamo raggiunto nel pomeriggio per scambiare qualche battuta. – Un rinnovo sospirato, dai tempi un po’ lunghi, come mai? “ Sì anche io pensavo di chiudere prima ma era giusto che si facessero le dovute valutazioni: era giusto che le facesse la società che magari si è guardata un po’ intorno per un ruolo delicato come quello del portiere, una scelta condizionata anche dalla regola dei fuoriquota che poteva far battere altre strade. E poi in questi ultimi 15-20 giorni sono stato io a fare le mie di valutazioni, non di tipo economico sia chiaro, quanto di tipo familiare: la serie D è un campionato diverso, con lunghe trasferte, che comporta un impegno personale maggiore. Era quindi giusto coinvolgere in questa scelta la mia famiglia, mia moglie e mia figlia”. – Un rinnovo assai caldeggiato dalla piazza che ne stava facendo un tormentone, e dire che il tuo rapporto con Nuoro all’inizio è stato un pochino turbolento. “ La cosa mi fa veramente piacere, aver conquistato tutti è stata per me una grande soddisfazione. All’inizio la mia fede torresina ha fatto storcere il naso a qualcuno, ma col tempo sono riuscito a farmi voler bene grazie alla mia professionalità, all’attaccamento alla maglia e al rispetto che ho sempre dato ai tifosi, che a loro volta hanno saputo riconoscermi come persona leale e sincera oltre che professionale. Sono particolarmente contento del fatto che i tifosi mi vedano come un uomo spogliatoio cioè come una persona che si prende delle responsabilità all’interno del gruppo. Ovviamente poi è stato il campo a fare il resto, le prestazioni sono importanti per entrare nel cuore della gente però ripeto, è stata una grande soddisfazione essere stato apprezzato come uomo, mi è successo in ogni piazza dove ho giocato, per me è molto importante”. . La scelta di confermare lo “zoccolo duro” può essere un vantaggio almeno in avvio? “ Quando si vince è positivo tenere chi ti ha portato al successo, confermare buona parte del gruppo della passata stagione semplifica il lavoro del mister che poi dovrà essere bravo ad inserire i nuovi. Poi sarà comunque un campionato difficile da affrontare, con tanti punti interrogativi e con un livello tecnico che sicuramente sarà più alto rispetto agli anni precedenti. La differenza la faranno sempre una società competente, il gruppo, le motivazioni e l’atteggiamento in campo. Sono qualità che la Nuorese ha e che possono ovviare a qualsiasi differenza di budget”. – Cosa pensi dei nuovi arrivi? “Rais e Cappai sono giocatori che non scopriamo certo oggi, in particolare quest’ultimo a Nuoro lo conoscete già. Rais è un giocatore di categoria superiore che va ad arricchire la Nuorese sul piano tecnico e, soprattutto, su quello della personalità. Cappai è un grande attaccante che ha sempre segnato tanto in questa categoria, viene da un anno difficile, ma proprio per questo arriverà a Nuoro con grandi motivazioni. Questa piazza da grandi stimoli, l’ideale per rilanciarsi”. – In questa nuova serie D per te potrebbe esserci una sfida particolare, quella contro la tua Torres. “Ti dico la verità, per adesso non ci penso anche perchè spero nella prospettiva di un ripescaggio in Lega Pro che sembra essere molto concreta. Poi se dovesse accadere ammetto che non sarà facile, per me chiaramente non è una partita come le altre, lo sanno tutti. Come però tutti sanno che io sono un professionista e se dovesse accadere io sono il portiere della Nuorese, a Sassari sanno chi sono e mi apprezzano come uomo, non ci sarebbe nessun problema”. – Un saluto per i tifosi della Nuorese “ Innanzitutto volevo salutare Boboreddu che viaggiava alla media di due/tre telefonate al giorno, adesso speriamo che mi dia un po’ di respiro (ride). Poi come già detto ringrazio i tifosi per la grande stima nei miei confronti, per aver saputo apprezzare il mio lavoro e la mia persona. Spero di vedere sempre più gente allo stadio, sta anche a noi portarcela, questa società merita fiducia per il grande lavoro che sta facendo per assicurare alla Nuorese una categoria importante, siamo a un passo dal calcio professionistico, e un futuro roseo grazie alla programmazione a lungo termine caratterizzata dal lavoro sul settore giovanile “. Francesco Tuffu |